Titolare stressato dal lavoro, che non trov a aiuto dai suoi collaboratori

L’odissea dei collaboratori nell’agenzia immobiliare

Senza collaboratori un’ agenzia immobiliare è un luogo nel quale il Titolare svolge da solo tutto il lavoro. Non possiede un’azienda o un ufficio: si è comprato un’occupazione e si trova a dover rispondere ai comandi di un despota stakanovista: se stesso.

Fin qui, nulla di male. Se non per il fatto che spesso, chi è in questa situazione, è oberato di lavoro e di costi, e quindi – per guadagnare – deve ogni giorno smuovere le montagne.

L’unica possibilità di espansione per un’agenzia immobiliare è quella di avere del personale che svolga alcuni compiti: ricerca, acquisizioni, appuntamenti, amministrazione, marketing, tenere aperto l’ufficio e…potrei continuare a lungo con l’elenco.

Dico tutto questo per dimostrare che l’agente immobiliare deve diventare esperto nella gestione e nella formazione del personale. Perché è questo il punto cruciale che consente di trasformare un’agenzia in una vera e propria azienda.

Ho formato e gestito decine di persone, e sono stato “tradito” da altrettante persone che – secondo lo Stefano di allora – approfittandosi del fatto che volevo loro un gran bene, alla prima opportunità se ne sono andati. Portando con sé notizie, richieste e clienti dell’azienda.

Quale grande amarezza voler bene ai propri collaboratori, desiderare la loro realizzazione, sostenerli con ogni mezzo, dedicare loro ore e ore di lavoro, pranzi, aperitivi…per poi trovarsi non considerati non appena iniziano ad ottenere due risultati. Perché ormai pensano di essere diventati fenomeni e grandi imprenditori: e non hanno più tempo da investire con chi ha investito tempo per loro nel momento del bisogno.

Incolpare i collaboratori e decidere di lavorare da solo? È stata una grande tentazione, ma i motivi sopra descritti me lo hanno impedito. Ho deciso piuttosto di provare a strutturare qualcosa di diverso e migliore per tutti i nuovi collaboratori: perché ho capito che l’unico modo per non sentirmi tradito da nessuno è che i patti siano scritti e cristallini, sin dal primo giorno. E che cristallino sia soprattutto ciò che io mi aspetto da loro e ciò che loro si aspettano da me.

Questo è stato certamente un passo in avanti per me e per la mia azienda. Ma naturalmente, essendo la natura dell’uomo imprevedibile, non ha risolto tutti i problemi.

È stato però certamente un miglioramento, che mi sento di consigliare a tutti i titolari che oggi stanno per affondare oberati da lavoro e costi, poiché privi di collaboratori di cui potersi fidare.


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Stefanoraddoppiare-il-fatturato-nell'immobiliare Mulas – Direttore Franchising Grandi Agenzie

 

 

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2 pensieri su “L’odissea dei collaboratori nell’agenzia immobiliare

  1. stefano says:

    Perfettamente d’accordo con te Patrizia. Io considero il risultato economico la diretta conseguenza della mia attività, quando capita che non arrivi cerco di capire cosa posso fare meglio e cambio qualche cosa.

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