Immobiliare: chi si accontenta muore

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Quando tolsi le rotelle alla mia bici, si spalancarono le porte di un mondo intero. Avevo sette anni e del mio gruppo di amici fui l’ultimo a trovare il coraggio di lanciarsi su due ruote. Quella conquista fu sufficiente a trasmettermi adrenalina per mesi, ma il bello doveva ancora venire.

Acquisito l’equilibrio arrivò il tempo delle gare. Sfidare i miei amici dava sempre una certa soddisfazione, ma il vero obiettivo era un altro: riuscire a stargli dietro almeno per qualche curva. Avere sotto il sedere una bici di marca non bastava. Per cercare di stargli dietro finivo quasi sempre a gambe all’aria con tanto di cori e prese per i fondelli.

Inizialmente pensai che la pressione delle gomme fosse l’unica cosa da prendere in considerazione, ma vedere quelle bici mezze arrugginite sfrecciare via come missili mi fece capire che c’era dell’altro. Così cominciai a ipotizzare che fosse una questione di peso: allora via a sostituire le parti più pesanti, ma anche questo accorgimento non portò grandi miglioramenti.

Continuai a spremermi le meningi e ad osservare, fino a che non arrivò il lampo di genio: guardavo le bici ma non prendevo in considerazione la cosa più importante: il mio stile di guida. Fu la svolta definitiva.

ESCI DALLE “SABBIE IMMOBILIARI”

Oggi vado ancora in bici ma senza finire in cunetta. È grazie a quelle cadute però se negli anni ho affinato quell’approccio che oggi mi aiuta a creare sistemi di business immobiliare che producano dei risultati concreti. Le analisi che ho eseguito su questo mercato negli ultimi dieci anni mi hanno portato ad una conclusione: i sistemi di business attuali sono rigidi e poco adatti alle esigenze del mercato.

Non conosco il tuo metodo di lavoro, ma se sei un attento osservatore avrai notato che il meccanismo più diffuso si basa su quattro punti fondamentali:

  • Rastrellamento selvaggio di qualunque tipo di immobile
  • Valutazione sommaria dell’immobile
  • Provvigione come unico parametro motivazionale
  • Focus sulla vendita e non sul cliente

Pensare di creare un business stabile e profittevole basandosi su un approccio di questo tipo non è molto realistico. L’ossessione per la provvigione dovrebbe far spazio ad un metodo di lavoro che abbia già dimostrato la propria validità di fronte alle dinamiche del mercato immobiliare. Ignorare l’aspetto organizzativo significa annaspare tra i costi. Ma non solo.

  • Tasso di invenduto elevato
  • Sistema di comunicazione inefficiente
  • Dipendenti disorientati e poco motivati
  • Clienti frustrati e reputazione danneggiata

CHI DORME, FATTURA UN PO’ DI PIÙ

Appoggiare la testa sul cuscino e addormentarti col sorriso: se riesci a far questo hai fatto bingo. So cosa significhi non riuscire a dormire per i pensieri che ti porti a casa dal lavoro e non lo auguro a nessuno. I pensieri non ti danno respiro perché ti senti in balia degli eventi e delle decisioni altrui.

Quando il nostro risultato dipende da fattori che non possiamo gestire, entriamo in panico.           Ho capito che questo accade quando ci concentriamo sulla meta senza studiare il percorso. Ecco che allora serve darsi un metodo che ci dia sicurezza.

Il primo passo richiede di uscire dalla zona di comfort. Spesso mi sento dare questa risposta: abbiamo sempre fatto così. Ecco, personalmente credo che per dormire bene sia utile smarcarsi da questo dogma. Restare sul sentiero più battuto è fisiologico: ci sentiamo più sicuri.                   Ma questo è il primo modo per tarpare le ali al tuo business: non crescerai, spalancando di fatto la strada ai tuoi competitor.

AVERE UN METODO SIGNIFICA ABBATTERE I COSTI

Quando ho cominciato a dormire meglio la mia mente è diventata una macchina di idee e soluzioni. Lo confesso, non tutte impeccabili, ma alcune si sono rivelate davvero illuminanti per il business di Grandi Agenzie.

Quella a cui sono più legato ha portato alla nascita di uno dei nostri cavalli di battaglia: l’incarico di acquisto. È su questo approccio controintuitivo che Grandi Agenzie ha fondato gran parte della sua crescita.

Dopo anni di conferme e risultati inaspettati, il metodo dell’incarico d’acquisto ha dimostrato di poter funzionare anche in contesti diversi dal nostro. Tuttavia ogni realtà richiede un’analisi approfondita del suo stato di salute. Gli innesti, anche se fatti per migliorare la produttività di una pianta, richiedono sempre cura dei dettagli e precisione.  È così che nasce il sistema “check-up” di Grandi Agenzie.

DICA “TRENTATRÈ ”

In fondo siamo tutti un po’ ipocondriaci. Quando non stiamo bene, il sintomo è insolito e non riusciamo a cavarne piede, entriamo in panico. È a quel punto che si scatena la lotta tra il desiderio di risolvere il problema e il terrore di scoprire qualcosa di terrificante.

Per un agente immobiliare alle prese con un business che non ingrana, la situazione è la stessa. Faccio questo lavoro da anni ormai, ma ancora oggi gli appuntamenti che dedico alla consulenza e alla formazione, sono un tripudio di occhi sgranati e fronti corrucciate. Mi ritrovo spesso davanti ad agenti immobiliari tanto incuriositi quanto terrorizzati da ciò che potrei dire sullo stato di salute della loro creatura.

Con l’esperienza ho capito che dietro ad un agente immobiliare disorientato, spesso c’è un talento che ha solo bisogno di qualche dritta.

Anche se le date da dedicare a questi incontri non sono mai abbastanza, credo che il modo migliore per non perdere per strada dei potenziali talenti, sia mettermi a disposizione per un CHECK-UP GRATUITO. Dieci posti sono pochi, ma a noi piace poter dire: pochi ma buoni.

Restano davvero pochi posti a disposizione, e saranno GRATIS per chi compilerà questo FORM entro il 15 ottobre 2017 o questa pagina web : http://checkup.grandiagenzie.it/v2.html-

Ciao,  Stefano Mulas

 

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