Diversi anni fa rimasi impressionato da un documentario della National Geographic in cui un enorme banco di aringhe scansava ripetutamente gli attacchi di alcuni barracuda. Migliaia di piccoli pesci si muovevano in totale sincronia, dando l’impressione di anticipare ogni mossa del predatore, come se fossero gli ingranaggi di una macchina guidata da un’unica mente.
Pensai che in quel contesto molti dei nostri colleghi nell’immobiliare sarebbero stati facili prede di quel barracuda, ma compresi soprattutto quale sarebbe potuto essere il potenziale di una squadra affiatata e ben organizzata.
Capisco che confrontarsi richieda un certo sacrificio, soprattutto per chi in certi modelli organizzativi ci ha messo le radici. L’isolamento però è una pratica subdola: crea un’apparente zona di comfort, ma ridimensiona ogni possibilità di crescita.
Ecco perché essere un bravo agente immobiliare, per noi di Grandi Agenzie, significa anche sapersi mettere in discussione e aver voglia di crescere e migliorarsi.
NON FARE L’ARINGA SOLITARIA
Se ci pensi, non è una caso che colossi come Google, Facebook e Microsoft abbiano puntato sul gioco di squadra, adottando una struttura organizzativa piuttosto flessibile, in cui le varie figure professionali interagiscono e si confrontano costantemente come parti di un unico organismo.
È necessario esorcizzare il principio dei compartimenti stagni e interpretare la struttura interna di un’impresa come un organismo in cui tutto funziona al meglio se ogni singola cellula ha la possibilità di svolgere la propria mansione solo restando in comunicazione con l’ambiente circostante.
Ecco perché escludere uno o più membri di un gruppo dalle dinamiche interne con l’intento di controllarli più facilmente, produce solo effetti nocivi sull’intera squadra – che si tratti di una piccola agenzia immobiliare o di una grande rete franchising. Al contrario, sviluppare un senso di appartenenza alla squadra di cui si fa parte, rafforza la fiducia in se stessi, garantendo risultati migliori in tempi ridotti.
A questo proposito, che aria tira nella tua agenzia? Vedi facce sorridenti o musi lunghi che si trascinano tra le scrivanie?
Se hai quest’ultima sensazione, forse vale la pena seguire il mio ragionamento fino alla fine.
PERCHÉ IL LAVORO DI SQUADRA FA CRESCERE IL FATTURATO
Zygmunt Bauman diceva: “Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione”. Spesso chi sta al vertice o gerarchicamente più in alto, assume decisioni senza conoscere minimamente dinamiche e dettagli di situazioni che stanno più a valle. La distanza comunicativa tra queste due realtà oltre a generare frustrazione in chi deve eseguire procedure rigide e inefficienti, genera costi. E alla fine a pagarne il prezzo sono tutti quanti.
Invece, un clima disteso e collaborativo contribuisce a stabilire obiettivi chiari e definiti. Condividere il percorso verso la meta e fornire più informazioni possibili relative alla realtà in cui ci si muove, aiuta ad essere più efficienti e produttivi. Ma quali sono i vantaggi concreti di questo approccio per chi lavora nell’immobiliare?
- Rispetto delle tempistiche
- Comunicazione più fluida
- Analisi delle problematiche da angolazioni differenti: ognuno di noi ha sensibilità ed esperienze che lo portano a notare dettagli che altri non percepiscono
- Maggiori stimoli a migliorare le proprie performance (acquisizioni e vendite)
- Maggiore comunicazione interna implica una più facile individuazione dei micro-problemi
- Eliminazione delle inefficienze e conseguente abbattimento costi
- Responsabilizzazione delle figure junior
- Motivazione di tutte le figure del team che si sentono più coinvolte
- Minor frustrazione e più entusiasmo
COME CREARE UNA SQUADRA VINCENTE?
Ognuno di noi ha dei punti di forza. Ecco perché sarebbe saggio percorrere una strada che esalta le caratteristiche del singolo e non quella in cui si cerca di ingabbiare attitudini e competenze dentro schemi rigidi e privi di comunicazione. Esaltare le qualità di ogni singolo individuo fornendogli linee guida (non recinti) e obiettivi (non direttive) favorisce la formazione di un team affiatato in cui l’interesse di uno coincide con l’obiettivo dell’altro e viceversa. L’idea è questa: se metto te nelle condizioni di svolgere il tuo lavoro serenamente e in modo efficace, io potrò svolgere il mio con maggiore fluidità. Quello che ti sto raccontando non è solo una bella idea, ma il modo in cui abbiamo deciso di lavorare in Grandi Agenzie, il modo in cui lavoriamo con profitto da anni.
Chiariamoci, proprio perché ognuno di noi ha qualità e background differenti, è inevitabile che ci sia chi prende le decisioni e detta le linee guida. In realtà in una squadra questo è l’ultimo step di un processo in cui ognuno contribuisce attivamente ed è per questo che è fondamentale mettere ogni risorsa nelle condizioni di sentirsi parte integrante dello sviluppo del progetto.
Ma come si fa? Creare una squadra compatta e vincente non è una cosa semplice. Servono grande intuito e scelte accurate, soprattutto nella fase di selezione e creazione del team e l’immobiliare non è certo un settore facile. Ecco però gli step necessari da seguire:
- Devi avere le idee ben chiare: individua delle figure che abbiano profili ben definiti, con background differenti e che siano motivate.
- Crea contesti informali di brain storming in cui generare il confronto su diverse tematiche sia per individuare soluzioni a problemi di comunicazione e organizzazione interni che per analizzare il mercato, competitors e proporre soluzioni innovative per potenziare il business dell’agenzia.
- Predica bene e razzola altrettanto bene: è pieno di sedicenti leader molto bravi a pretendere ma non altrettanto coerenti con i loro dogmi.
- Consenti ai membri della tua squadra si di partecipare ma anche di crescere. La mente eccelle in condizioni di dinamicità in cui ha la possibilità di acquisire nuove informazioni e nuove competenze.
IL GIOCO DI SQUADRA DI GRANDI AGENZIE
“Ma così mi fregano le idee!” (gli incarichi e i clienti aggiungo io…). Noto con rammarico quanto questo timore irrigidisca molti dei nostri colleghi. Se anche tu provi questa sensazione, forse guardi il problema dall’angolazione sbagliata.
Quello che ti propongo però è trasformare ciò che tu credi un punto di debolezza in un punto di forza.
Pensaci, la solidità del tuo business non può dipendere da un sistema infallibile che custodisci segretamente, ma deve risiedere nella sinergia dei membri della tua squadra. Se qualcuno dovesse riuscire a replicare il tuo business e riuscisse a superarti, significa che la sua squadra, a parità di mezzi, genera un surplus maggiore della tua. Ecco perché la tua arma segreta deve trovare espressione nella sommatoria del talento di ogni singolo membro e nella sua capacità di interagire al meglio con gli altri.
Lavorare da soli, in un mercato sempre più competitivo, senza valutare i vantaggi offerti dal lavoro di squadra può diventare rischioso ed oggi è certamente un grande limite.
La nostra idea di lavoro di squadra te l’ho descritta brevemente in questo articolo, ma avrei molte cose da dirti a riguardo.
Se vuoi saperne di più ed accedere a contenuti gratuiti per capire come abbiamo costruito una squadra forte compila il form.
Ciao, Stefano Mulas