Se come me non siete muscolosi e alti due metri, se non avete gli occhi azzurri, se come me non avete il fascino magnetico e carismatico di un grande attore, se come me vi siete dovuti conquistare con grinta e determinazione ogni scalino che porta al successo, se come me non sono mai state le donne a cercarvi ma avete dovuto conquistarle voi faticosamente, vi spiego come aumentare la vostra leadership, un insegnamento che ho tratto dalla mia esperienza diretta.
Innanzitutto, chi sono le persone che mi riconoscono come leader?
Sono le persone delle quali mi assumo la responsabilità.
Più mi assumo responsabilità e mi prendo cura delle persone, più le persone tendono ad accettare volentieri di essere influenzate da me, a seguirmi. Semplicemente perché sanno che sono una persona su cui possono contare. Sempre. Che sta dalla loro parte.
Lavorando si può sbagliare, succede, ma cosa capita di solito se in un gruppo di lavoro ci sono delle cose che non vengono fatte, se qualcuno commette un errore, magari anche grave, con il cliente?
Chi se la sente di assumersi le colpe di chi ha commesso l’errore, oltre alla persona stessa?
Di solito, la persona che si assume la responsabilità in prima persona invece di evitare il problema, che lo affronta e si “sporca le mani”, è certamente qualcuno che ha buone possibilità di espandere la propria influenza e diventare un vero leader.
Quando viviamo momenti difficili, chi è al nostro fianco per risolvere il problema, senza cercare colpevoli e senza creare ulteriori disagi? Chi è la persona che chiamiamo quando da soli non troviamo la soluzione o abbiamo bisogno di un consiglio?
Lo insegna la storia: i Capitani degli eserciti che godevano il massimo della leadership da parte dei soldati erano proprio quelli che erano i primi a combattere in prima linea insieme ai propri soldati. Non quelli nascosti nelle retrovie, pronti alla fuga in ogni momento.
Quindi, per aumentare la nostra leadership dobbiamo certamente essere un esempio: ma non è sufficiente, dobbiamo anche proteggere e sentirci responsabili per ogni singola persona che gestiamo. Più ci assumiamo responsabilità e più aumentiamo la nostra influenza nei confronti di queste persone, aumentando al tempo stesso la nostra leadership.
Il senso di responsabilità è quello che separa un leader che è veramente amato dai suoi collaboratori da un leader “di carta velina”, che ha semplicemente le stellette o è seguito perché è solo accondiscendente.
Un leader che ha senso di responsabilità molto spesso non è colui che acconsente a qualunque richiesta pur di avere il consenso del proprio gruppo, ma anzi è colui che pretende il meglio dagli altri e che li stimola a ottenere il massimo. A costo di essere duro e persino sgradevole, ma guidato sempre dalla certezza di lavorare per un bene comune. Crescendo le persone, umanamente e professionalmente.
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Stefano Mulas – Direttore Franchising Grandi Agenzie