Il mercato immobiliare si riprende e io “faccio da solo”

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Mi spiace dirlo, ma ho visto molte agenzie interpretare il concetto di franchising immobiliare come una “tassa” da pagare per poter lavorare.

Ora aspetta prima di giungere a conclusioni affrettate. So bene che ci sono molti “se” e molti “però”, ma concorderai con me sul fatto che per alcune agenzie affiliarsi ad un franchising significhi:

  •  avere un nome conosciuto da spendere (serve ancora?)
  • avere l’esclusiva della zona (a volte nemmeno quella)
  • avere un back office

Ecco, ora che il mercato da segni di ripresa, gli stessi che consideravano il franchising una “tassa”, sono i primi a valutare l’idea di muoversi in maniera indipendente perché “ora le case si vendono da sole”.

La mia riflessione oggi non è sugli altri modelli di franchising (molti lavorano bene), né sulla voglia di cambiare perché il cambiamento di per sé è positivo.

Rifletto invece su quello che è il mercato immobiliare nel 2017, con tutto quello che sta succedendo in Italia e nel mondo. Ma soprattutto guardo in faccia quelle che sono le esigenze, le paure e le richieste dei clienti.

Il metodo Grandi Agenzie

È così che mi accorgo di aver intrapreso già da qualche anno la strada giusta con Grandi Agenzie. Impostare il nostro metodo sulla comprensione delle esigenze, è stato il primo passo per non perdere il contatto con la realtà.

La realtà è fatta di risultati e numeri. Vero.                                                                                                           Ma non è fatta di sole compravendite in aumento su un grafico.

Il metodo creato da Grandi Agenzie non solo ha dimostrato con i numeri di funzionare – semestre dopo semestre i nostri affiliati misurano la crescita del loro business – ma ha anche confermato un’altra importante conquista: un tasso di soddisfazione dei clienti senza precedenti.

Infatti, se i numeri parlano da soli, è sull’aspetto umano che molti dei nostri affiliati restano stupiti anche a distanza di mesi.

Lavorare serenamente, senza sprecare tempo e con clienti soddisfatti, cambia la visione che abbiamo del nostro lavoro. Cambia il nostro approccio e cambia i risultati che riusciamo a produrre. Insomma, il cambiamento parte da dentro e non basta certo un’insegna a renderlo concreto.

Perché un metodo fa la differenza?

Un metodo è fatto di processi. Testati, migliorati e utilizzati ogni giorno da decine di agenti che attraverso il loro lavoro contribuiscono a renderlo ancora più solido. Ancora più grande.

Nel metodo c’è la vera differenza e se dovessi dirti perché i nostri affiliati confermano la loro fiducia in noi, non avrei dubbi sul fatto che dipende dal nostro metodo.

Per questo in un momento dove qualcuno trova la forza di andare da solo, in Grandi Agenzie affiliati storici e nuovi, ci rinnovano la loro fiducia.

Contrariamente a quanto detto sopra, i motivi che spingono le agenzie ad affiliarsi e restare in Grandi Agenzie, non sono il “nome conosciuto” da mettere in bella mostra, ma:

– la sicurezza di lavorare con un metodo testato

– la possibilità di un percorso di formazione che non si esaurisce dopo pochi incontri superficiali

– la tranquillità di avere un affiancamento uno a uno e un contatto diretto sempre aperto

Sta già succedendo…

Oggi il mercato si riprende, ma è anche più esigente. Non perdona e non lascia più spazio ad approssimazione ed intuito. Serve qualcosa di più per sfruttare le opportunità di questo momento: serve un metodo.

Spiego nei dettagli la risposta di Grandi Agenzie al cambiamento del mercato in questi 5 video gratuiti: http://formazione.grandiagenzie.it/

Se hai altre domande sul nostro sistema, sui nostri numeri e su quello che è il nostro approccio: CONTATTAMI direttamente e sarò felice di fornirti più informazioni.

P.S. Le facce e i nomi dei nostri affiliati, così come i loro successi, sono pubblici e condividere informazioni trasparenti sui risultati che si ottengono con il metodo Grandi Agenzie, è ciò che facciamo con maggiore soddisfazione perché ne siamo orgogliosi.

Ciao, Stefano

Immobiliare: chi si accontenta muore

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Quando tolsi le rotelle alla mia bici, si spalancarono le porte di un mondo intero. Avevo sette anni e del mio gruppo di amici fui l’ultimo a trovare il coraggio di lanciarsi su due ruote. Quella conquista fu sufficiente a trasmettermi adrenalina per mesi, ma il bello doveva ancora venire.

Acquisito l’equilibrio arrivò il tempo delle gare. Sfidare i miei amici dava sempre una certa soddisfazione, ma il vero obiettivo era un altro: riuscire a stargli dietro almeno per qualche curva. Avere sotto il sedere una bici di marca non bastava. Per cercare di stargli dietro finivo quasi sempre a gambe all’aria con tanto di cori e prese per i fondelli.

Inizialmente pensai che la pressione delle gomme fosse l’unica cosa da prendere in considerazione, ma vedere quelle bici mezze arrugginite sfrecciare via come missili mi fece capire che c’era dell’altro. Così cominciai a ipotizzare che fosse una questione di peso: allora via a sostituire le parti più pesanti, ma anche questo accorgimento non portò grandi miglioramenti.

Continuai a spremermi le meningi e ad osservare, fino a che non arrivò il lampo di genio: guardavo le bici ma non prendevo in considerazione la cosa più importante: il mio stile di guida. Fu la svolta definitiva.

ESCI DALLE “SABBIE IMMOBILIARI”

Oggi vado ancora in bici ma senza finire in cunetta. È grazie a quelle cadute però se negli anni ho affinato quell’approccio che oggi mi aiuta a creare sistemi di business immobiliare che producano dei risultati concreti. Le analisi che ho eseguito su questo mercato negli ultimi dieci anni mi hanno portato ad una conclusione: i sistemi di business attuali sono rigidi e poco adatti alle esigenze del mercato.

Non conosco il tuo metodo di lavoro, ma se sei un attento osservatore avrai notato che il meccanismo più diffuso si basa su quattro punti fondamentali:

  • Rastrellamento selvaggio di qualunque tipo di immobile
  • Valutazione sommaria dell’immobile
  • Provvigione come unico parametro motivazionale
  • Focus sulla vendita e non sul cliente

Pensare di creare un business stabile e profittevole basandosi su un approccio di questo tipo non è molto realistico. L’ossessione per la provvigione dovrebbe far spazio ad un metodo di lavoro che abbia già dimostrato la propria validità di fronte alle dinamiche del mercato immobiliare. Ignorare l’aspetto organizzativo significa annaspare tra i costi. Ma non solo.

  • Tasso di invenduto elevato
  • Sistema di comunicazione inefficiente
  • Dipendenti disorientati e poco motivati
  • Clienti frustrati e reputazione danneggiata

CHI DORME, FATTURA UN PO’ DI PIÙ

Appoggiare la testa sul cuscino e addormentarti col sorriso: se riesci a far questo hai fatto bingo. So cosa significhi non riuscire a dormire per i pensieri che ti porti a casa dal lavoro e non lo auguro a nessuno. I pensieri non ti danno respiro perché ti senti in balia degli eventi e delle decisioni altrui.

Quando il nostro risultato dipende da fattori che non possiamo gestire, entriamo in panico.           Ho capito che questo accade quando ci concentriamo sulla meta senza studiare il percorso. Ecco che allora serve darsi un metodo che ci dia sicurezza.

Il primo passo richiede di uscire dalla zona di comfort. Spesso mi sento dare questa risposta: abbiamo sempre fatto così. Ecco, personalmente credo che per dormire bene sia utile smarcarsi da questo dogma. Restare sul sentiero più battuto è fisiologico: ci sentiamo più sicuri.                   Ma questo è il primo modo per tarpare le ali al tuo business: non crescerai, spalancando di fatto la strada ai tuoi competitor.

AVERE UN METODO SIGNIFICA ABBATTERE I COSTI

Quando ho cominciato a dormire meglio la mia mente è diventata una macchina di idee e soluzioni. Lo confesso, non tutte impeccabili, ma alcune si sono rivelate davvero illuminanti per il business di Grandi Agenzie.

Quella a cui sono più legato ha portato alla nascita di uno dei nostri cavalli di battaglia: l’incarico di acquisto. È su questo approccio controintuitivo che Grandi Agenzie ha fondato gran parte della sua crescita.

Dopo anni di conferme e risultati inaspettati, il metodo dell’incarico d’acquisto ha dimostrato di poter funzionare anche in contesti diversi dal nostro. Tuttavia ogni realtà richiede un’analisi approfondita del suo stato di salute. Gli innesti, anche se fatti per migliorare la produttività di una pianta, richiedono sempre cura dei dettagli e precisione.  È così che nasce il sistema “check-up” di Grandi Agenzie.

DICA “TRENTATRÈ ”

In fondo siamo tutti un po’ ipocondriaci. Quando non stiamo bene, il sintomo è insolito e non riusciamo a cavarne piede, entriamo in panico. È a quel punto che si scatena la lotta tra il desiderio di risolvere il problema e il terrore di scoprire qualcosa di terrificante.

Per un agente immobiliare alle prese con un business che non ingrana, la situazione è la stessa. Faccio questo lavoro da anni ormai, ma ancora oggi gli appuntamenti che dedico alla consulenza e alla formazione, sono un tripudio di occhi sgranati e fronti corrucciate. Mi ritrovo spesso davanti ad agenti immobiliari tanto incuriositi quanto terrorizzati da ciò che potrei dire sullo stato di salute della loro creatura.

Con l’esperienza ho capito che dietro ad un agente immobiliare disorientato, spesso c’è un talento che ha solo bisogno di qualche dritta.

Anche se le date da dedicare a questi incontri non sono mai abbastanza, credo che il modo migliore per non perdere per strada dei potenziali talenti, sia mettermi a disposizione per un CHECK-UP GRATUITO. Dieci posti sono pochi, ma a noi piace poter dire: pochi ma buoni.

Restano davvero pochi posti a disposizione, e saranno GRATIS per chi compilerà questo FORM entro il 15 ottobre 2017 o questa pagina web : http://checkup.grandiagenzie.it/v2.html-

Ciao,  Stefano Mulas